Strada per
Olivo e Sina

Strada per
Olivo e Sina

Gelso centenario all’ingresso del sentiero

Vedi quell’albero così maestoso?

È il gelso centenario. Era qui prima, e oggi è ancora qui. Tra l’Ottocento e il Novecento, le sue foglie venivano utilizzate nell’ambito della bachicoltura. In questa epoca, infatti, il Piceno rappresentava il distretto più importante a livello nazionale per la produzione della seta. Sei sulla Strada per Olivo e Sina. E la storia che stiamo per raccontarti parte proprio da qui.
Olivo torna a casa con il suo carretto (la piattina)

Gli ultimi custodi della torre: Olivo e Sina.

Un uomo di nome Olivo sta tornando a casa con il suo carretto carico di balle di fieno (trainato da una mucca), mentre la sua amata moglie Sina lo aspetta con una cesta di panni in testa (e l’orgoglio contadino nel cuore). È il ritratto di Olivo Cameli e Teresa Ferri (detta Sina): gli ultimi custodi della Torre sul Porto, a cui abbiamo voluto dedicare il nome di questo sentiero. Devi sapere che Sina nacque proprio all’interno della Torre sul Porto, nel 1916. Olivo e Sina hanno abitato questa torre per ben 80 anni, fino al 1995. Ancora oggi, rappresentano per molti un esempio di bontà, generosità e accoglienza. Infatti, a chiunque visitasse la torre, la coppia di coniugi offriva almeno una sedia e un bicchiere di vino. Per non parlare di quando alcuni bambini olandesi, che campeggiavano in riva al mare con la famiglia, furono colti da una brutta burrasca che travolse le loro tende… Olivo e Sina non ci pensarono due volte ad ospitarli in casa.
La Torre sul Porto

La leggendaria storia della Torre sul Porto.

La Torre sul Porto è uno dei più antichi edifici di San Benedetto del Tronto, testimone di una storia centenaria. Costruita dalla Città di Ascoli Piceno nel 1543 come fortino anti-sbarco, questa struttura fungeva da torre di avvistamento per difendere la costa dagli attacchi dei pirati saraceni. Con i suoi ben 14 metri di altezza e una struttura su pianta ottagonale, la torre aveva una importante funzione strategica e militare, a difesa dell’intera città. Nel 1673, con il dilagare della peste, venne costruito un ulteriore fortino (il cosiddetto “casino”), che inglobava per metà la torre. La sua funzione? Ospitare una guarnigione militare per la sorveglianza sanitaria e il controllo di uomini e merci che arrivavano dal mare. Nel 1800, la torre venne utilizzata come rimessa per barche e reti da pesca. Per poi arrivare al 1900, che vide la trasformazione della torre in casa colonica, con la costruzione di nuovi spazi: un magazzino adibito al ricovero degli attrezzi, cantine e stalle per i buoi, utilizzati per il lavoro nei campi. La Torre sul Porto ha un importante valore storico: rappresenta, infatti, una della poche testimonianze rimaste di fortificazioni risalenti al XVI secolo, in tutta la regione Marche.
Olivo e i bambini olandesi reduci dalla burrasca

Porto d’Ascoli: perché si chiama così?

Perché anticamente la Città di Ascoli Piceno, per aver uno sbocco sul mare, volle costruire un “porto nuovo” proprio qui – dietro Torre sul Porto – dove un tempo sfociava il fiume Tronto. Sventura volle, però, che questo porto si insabbiò. Stessa sorte aveva subito anche il vecchio porto, che era stato costruito sotto il castello del vicino Monte Cretaccio. Pensa che, in epoca passata, il mare arrivava fino ai piedi di questo monte… Sorprendente, vero?
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Scopri la posizione del sentiero, con i suoi punti di interesse storico e naturalistico.
Lunghezza percorso: 210 m.
Ingressi principali
Laghetto
  •    Fosso del Cavatone
  •    Altana
  •    Gelso centenario
  •    Torre sul porto
  •    Palazzo
  •    Pioppo secolare
  •    Bat-condominio
  •    Casa di Ndòndò
Mappa Strada per Olivo e Sina | Riserva Sentina | San Benedetto del Tronto

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Lunghezza percorso: 210 m.
Ingressi principali
Laghetto
  •    Fosso del Cavatone
  •    Altana
  •    Gelso centeneraio
  •    Torre sul porto
  •    Palazzo
  •    Pioppo secolare
  •    Bat-condominio
  •    Casa di Ndòndò
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La strada che conduce alla Torre sul Porto
Ph: Giuseppe Pignotti
La strada che conduce alla Torre sul Porto
Ph: Giuseppe Pignotti
Mappa alla mano, occhi ben aperti e… scopri la Strada per Olivo e Sina.
Liquirizia
Cavaliere d’Italia

La natura ha trovato il suo habitat.

Alla base della Torre sul Porto si apre il giardino della liquirizia: pianta spontanea, tipica della Sentina. Un tempo, questa pianta veniva coltivata qui, per essere poi rivenduta sotto forma di radici. Questa area ha visto la reintroduzione di specie vegetali come il limonio; ma anche di animali come la testuggine palustre europea (Emys Orbicularis), reintrodotta di recente grazie ad un progetto cofinanziato dall’Unione europea. Vuoi provare a vederla mentre fa capolino sull’acqua del laghetto, o mentre trascina il suo guscio sulla terraferma? Sali su una delle altane per il birdwatching presenti in quest’area, per avvistare questi e altri straordinari animali che popolano la Riserva Naturale Sentina.

Flora.

  • Gelso bianco (Morus alba)
  • Liquirizia (Glycyrrhiza glabra)
  • Limonio (Limonium narbonense)

Fauna.

  • Folaga (Fulica atra)
  • Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus)
  • Tuffetto (Tachybaptus ruficollis)
  • Germano reale (Anas platyrhynchos)
  • Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus)
  • Testuggine palustre europea (Emys orbicularis)
Testuggine palustre europea

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