Sentiero
di Strëchì
Sentiero
di Strëchì
Alcuni componenti delle famiglie Cipolloni e Cameli (anni ’30)
Ai confini della storia.
Ed eccoci arrivati al “Sentiero di Strëchì”: il percorso che si apre sulla tua sinistra, alla fine del “Sentiero antica Sentina”, verso il mare.
Ma da dove deriva il nome “Strëchì”? Seguici in questo viaggio indietro nel tempo. Siamo all’alba del Novecento, quando il territorio della Sentina (circa 180 ettari) era suddiviso in due distinte proprietà, la cui linea di confine era segnata proprio dal Sentiero di Strëchì.
Pulizia delle vacche al mare
Le radici agricole della Sentina.
La porzione verso Nord dell’attuale Riserva Naturale Sentina era di proprietà dei marchesi Laureati di Porto d’Ascoli. A Sud, invece, il territorio era in mano ai marchesi Sgariglia, provenienti
da Ascoli Piceno. Al centro della Sentina sorge
la Torre sul Porto, simbolo storico della Riserva. All’interno di questa struttura abitavano due famiglie: la famiglia Cameli, soprannominata “Nëvì”; e la famiglia Cipolloni, soprannominata “Strëchì”. Le terre adiacenti la Torre sul Porto venivano coltivate dalla famiglia Strëchì, a cui è dedicato – appunto – il nome del sentiero che stai percorrendo. Questo tragitto racconta la storia agricola della Sentina, fatta di paglia, lavoro nei campi e valori autentici del mondo rurale.
Riproduci video
Tu sei qui
Scopri la posizione del sentiero, con i suoi
punti di interesse storico e naturalistico.
Lunghezza percorso: 200 m.
Lunghezza percorso: 200 m.
Ingressi principali
Laghetto
- Fosso del Cavatone
- Altana
- Gelso centenario
- Torre sul porto
- Palazzo
- Pioppo secolare
- Bat-condominio
- Casa di Ndòndò
Tu sei qui
Scopri la posizione del sentiero, con i suoi punti di interesse storico e naturalistico.
Lunghezza percorso: 200 m.
Lunghezza percorso: 200 m.
Ingressi principali
Laghetto
- Fosso del Cavatone
- Altana
- Gelso centenario
- Torre sul porto
- Palazzo
- Pioppo secolare
- Bat-condominio
- Casa di Ndòndò
La vegetazione spontanea dei canneti
La vegetazione spontanea dei canneti
Mappa alla mano, occhi ben aperti e…
scopri il Sentiero di Strëchì.
Mappa alla mano, occhi ben aperti e…
scopri il Sentiero di Strëchì.
Inula bacicci
Cakile
La natura riconquista i suoi spazi.
Il Sentiero di Strëchì abbraccia due ecosistemi differenti
– l’area retrodunale e dunale – costeggiando uno dei laghetti della Riserva. Lungo l’itinerario, puoi soffermarti ad ammirare specie arboree e floreali di rara bellezza, scomparse negli anni ’70 e reintrodotte nel 2009 grazie al progetto di riqualificazione ambientale ReSCWe, finanziato dall’Unione europea. Percorrendo il Sentiero di Strëchì fino in fondo, arrivi alla spiaggia. Qui hai la possibilità di osservare alcune piante tipiche degli ambienti sabbiosi.
Flora.
- Inula bacicci (Limbarda crithmoides)
- Poligono delle spiagge (Polygonum maritimum)
- Nappola (Xantium orientale)
- Cakile (Cakile maritima)
- Cannuccia di palude (Phragmites australis)
Cannuccia di palude